ZIGAINA E PASOLINI

AFFETTO
Zigaina / Pasolini
di Elena C. Patacchini e Giuseppe Pipino
con Antonio Veneziano e Giacomo Segulia
produzione Bonawentura


L’amicizia tra il pittore Zigaina e P.P. Pasolini diviene anche quella tra i due autori e interpreti. Parlare di un’amicizia mettendo in gioco la propria. Due corpi nello spazio, altri due appena evocati, un computer, uno schermo, dei microfoni e un viaggio che fa da panorama. Da Casarsa della Delizia a Grado, passando per il Tagliamento e per gli hotel, i bar, i ristoranti che i due amici hanno frequentato.

Che coss'è l'amor con Antonio Veneziano

"Che coss'è l'amor"

di Antonio Veneziano
con Antonio Veneziano, Enza de Rose, Giovanni Settimo, Enrico Apostoli e Mila Comel
produzione Unione Arti Performative


Un viaggio introspettivo attraverso canzoni, musica, poesia e parole alla scoperta del sentimento più nobile al mondo. Per riflettere sul concetto di “amare” e il suo declinarsi in molti modi.
Ingresso libero

Alter Ego Social ma non troppo

di e con Alessia Franchin e Antonio Veneziano
consulenza artistica Giulio Ciabatti
 

Che succede quando il mondo virtuale e quello reale si incontrano in una battaglia tra i due sessi? La lotta è impari quando il mondo dei social ormai ha sopraffatto e alterato ogni tipo di rapporto umano. ma è davvero così? Alla fine vince davvero la modalità del virtuale su quella reale? Infondo l’universo dei rapporti tra un uomo e una donna tocca sempre le medesime dinamiche e i social media non si sono inventati niente di nuovo. Allo spettatore l’ardua sentenza, con finale a sorpresa.

Antonio Venenziano
antonio veneziano
Porto San Rocco Antonio Veneziano

"L'Arciduca racconta... dal cantiere degli Strudhtoff a Porto San Rocco

di Antonio Veneziano
con Antonio Veneziano, Marco Puntin e Zita Fusco

ANTIGONE OVVERO L’INELUTTABILITÀ DELLA LEGGE DI DARWIN

Lettura scenica di Guido Chiarotti
con Maurizio Zacchigna, Roberta Colacino, Marco Puntin, Antonio Veneziano, Maria Claudia Mansi, Mattia Benedetti
regia Diana Hobel
consulenza musicale Claudio Rastelli
produzione Bonawentura
un progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia all’interno della VII edizione del Festival Scienza e Virgola organizzato dalla SISSA di Trieste

Uno spettacolo che parla di scienza attraverso la magia del teatro.

La multinazionale Tebanto ha brevettato un nuovo seme artificiale che nelle aspettative del CEO Creonte sostituirà tutte le varietà di cereali presenti sulla Terra. L’azienda spinge lo sviluppo del nuovo mercato attraverso aggressive strategie di marketing e finanza speculativa (le leggi degli uomini), puntando, tra l’altro, tramite la vendita allo scoperto, al fallimento della concorrente Argo-life, che opera invece nelle colture tradizionali. Nella convinzione che l’introduzione incontrastata del nuovo seme, alterando la legge darwiniana dell’evoluzione naturale (la legge degli dèi), metta a rischio la biodiversità e l’esistenza stessa della vita sulla Terra, Antigone, giovane scienziata di Tebanto e amante di Emone, figlio di Creonte, si oppone ai piani della sua azienda, organizzando segretamente l’acquisto di azioni Argo-life per sostenerne il valore.

Guido Chiarotti è fisico, imprenditore, editore e drammaturgo. Tra le altre commedie ha scritto, con Giuseppe Manfridi, “La domanda della regina” (2017) prodotta dal Teatro Rossetti di Trieste. 

L'Isola degli Idealisti

 di Giorgio Scerbanenco

regia di Massimo Navone

con Pino Quartullo, Marzia Postogna, Antonio Veneziano, Giusto Cucchiarini, Gianmaria Martini, Anna Godina

produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste

Sull’isola della Ginestra, un piccolo scoglio verde al centro di un lago, si trova la villa della famiglia Reffi, composta dal padre Antonio, medico otorino dall’ironia affilata, e dai suoi due figli. Carla, la maggiore, si dedica alla scrittura tra le frecciatine del genitore. Celestino, il minore, è diventato medico per esaudire le preghiere del padre ma preferisce rivolgere il suo intuito alla matematica. Completano il gruppo i cugini spiantati Vittorio e Jole, che ripagano l’ospitalità occupandosi della conduzione familiare. La vita sull’isola scorre tranquilla fino a quando sulle sue rive non capitano due ladri d’albergo in fuga dalla polizia: Guido, giocatore d’azzardo con la passione per la pittura e Beatrice, bella, sfacciata e fatale. L’arrivo dei due latitanti e le loro rivelazioni incrinano il mondo perfetto dei Reffi, che si ritrovano l’uno contro l’altro di fronte a un dubbio morale: denunciare i due ospiti o dare loro una possibilità di riscatto? È l’inizio di un vortice di tensione che sconvolge la quiete dell’isola e gli animi dei suoi abitanti, che tra amori impossibili, fughe, bugie e invidie dovranno fare i conti con la loro più vera natura.

Un libro perduto durante la Seconda guerra mondiale e ritrovato nell’archivio di famiglia, un romanzo inedito nello stile del migliore Scerbanenco: tagliente, ironico, sensuale

Fake Dante

regia di Massimo Navone
con Alejandro BonnMila ComelVeronica DariolEnza de RoseOmar Giorgio MakhloufiIlaria MarcuccilliDavide RossiGiacomo SeguliaIrene SualdinAntonio Veneziano. 2020/2021

una coproduzione
Bonawentura / Teatro Miela Trieste
CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG
a.ArtistiAssociati Gorizia
La Contrada Teatro Stabile di Trieste

Gli ‘Steal Novo’, una pop-band formata da un gruppo di giovani artisti di talento che vivono e lavorano a Trieste, ha rubato a mani basse versi a Dante per trasformarli in brani musicali di successo, spaziando dal country, al blues, al rock, fino alla romanza lirica e alla canzone napoletana. Ballate e sonetti non erano forse composti per essere cantati? Nasce così l’idea di uno spettacolo teatrale che si presenta in forma di ‘fake-concerto’ un’occasione imperdibile per rivisitare la produzione del giovane Dante degli esordi attraverso le creazioni musicali e le storie di questa finta e stralunata ‘pop-band’.

 

O' Cafè Chantant

di Giulio Ciabatti, ideato da Antonio Veneziano

Regia Giulio Ciabatti, con Antonio Veneziano, PIerluca Famularo e Irene Lay, musiche e arrangiamenti di Paolo Butti. 2020

All’interno di un caffè immaginario, in una qualsiasi città del pianeta, tre giovani s’incontrano, scherzano, giocano, si contendono la ribalta, dando voce ad alcuni personaggi che frequentavano il caffè Gambrinus.
Battute, situazioni paradossali, poetiche e surreali, si alternano a imitazione dei numeri di arte varia di un café chantant, per riudire alcune tra le più famose canzoni che da Napoli sono migrate per varcare l’oceano, raggiungendo un successo e una fama internazionale, approdando anche al cinema o in certi romanzi gialli che oggi vanno alla grande. Un varieté di canzoni che furono composte da gente qualunque, proprio come quei ragazzi che sognano di uscire dall’anonimato delle loro storie.

Le Acque della Reggia

Regia di Antonio Veneziano. 2017

Evento culturale realizzato nei giorni 27, 28, 29 e 30 Dicembre 2017 nella magnifica cornice del Palazzo Reale di Caserta, in scena per “Natale alla Reggia”  manifestazione a cura della Reggia di Caserta ( in collaborazione con la Camera di commercio di Caserta e Amici della Reggia)  lo spettacolo “Le Acque della Reggia”. Lo spettacolo scritto da Roberta Ventrella  ripropone la storia  della costruzione dell’Acquedotto Carolino, grandiosa opera idraulica progettata da Luigi Vanvitelli a partire dal 1751. L’opera drammaturgica è  tratta dal libro “ Reali delizie, itinerario storico-artistico in Campania Felix” di Ettore Ventrella e integrata alla fedele ricostruzione delle lettere originali di Luigi Vanvitelli al fratello Urbano e del Ministro Bernardo Tanucci al Re Carlo di Borbone.
Le musiche di Friedrich Georg Hendel fanno da colonna sonora alla rappresentazione che si apre con l’arrivo di Vanvitelli accolto dal principe d’Aragona.

La direzione dello spettacolo è stata affidata al regista Antonio Veneziano, che si è avvalso della collaborazione della coreografa  Arianna Giovannetti e di Gaetano Battista per il disegno luci. Protagonisti tutti, gli attori : Francesco Rivieccio, Gaetano Battista, Angelo Nocerino, Arianna Ricciardi, Riccardo Sergio, Lello Russo, Andrea Rao, Cinzia Annunziata, Giusy Pangia, Nadia Cuomo, Lorenzo Villa, Davide Mormolino, Ilenia Romano e Alessandra Merola.

You are my destiny

Ideazione e regia Angélica Liddell
conLola Jimenez, Fabian Augusto Gomez Bohorquez, Sindo Puche, Emilio Marchese, Antonio Veneziano, Julian Isenia, Andrea Lanciotti, Joele Anastasi, Borja Lopez, Antonio Pauletta, Ugo Giacomazzi, Antonio L. Pedraza, Roberto de Sarno, Isaac Torres, Angélica Liddell
cantanti ucrainiLytvynenko Mykhailo, Landar Anatolii, Levdokimov Oleksii
luciCarlos Marquerie
costumiPipa & Milagros 

Angélica Liddell, catalana, è attrice, regista, autrice; è una artista estrema, tra le più significative della scena contemporanea internazionale. Nel luglio 2014, alla Biennale Teatro di Venezia è stata premiata con il Leone d’Argento presentando un primo studio sul poemetto scritto dal Bardo nel 1594 per dar voce all’invettiva di una donna contro la violenza subita. Da qui nasce il progetto di questa produzione internazionale che, oltre al testo shakespeariano, trae ispirazione dalla “Storia di Roma dalla sua fondazione” di Tito Livio, e nondimeno è influenzata dall’uso del rituale e delle miniature medioevali del regista Sergej Paradžanov.
La caduta della monarchia a Roma è nata da una passione amorosa incontenibile. È scaturita dalla complessità di una violenza e di un suicidio che permettono diverse spiegazioni attraverso l’amore, il piacere, la colpa e la vendetta. Angélica Liddell non intende affrontare la vicenda di Lucrezia dal punto di vista del crimine e del castigo (cioè della giustizia), ma a partire dai misteriosi abissi dell’anima umana, quelli dello stupratore e del suicida.
Desiderio e sofferenza, amore e stupro, suicidio e vendetta: questi dunque i temi centrali di You are my destiny.

Pornografia di Gombrowicz

Regia di Luca Ronconi, aiuto regia Antonio Veneziano. 2013

“Pornografia” racconta la curiosa storia di due amici di mezza età, ospiti in una casa di campagna durante l’occupazione nazista della Polonia. I due non si danno pace del fatto che la figlia dei padroni di casa e un ragazzo a loro servizio, due giovani che hanno l’età e l’aspetto per desiderarsi, siano completamente indifferenti l’uno all’altra. Pubblicato nel 1962, il testo esplora con ironia e lucidità i misteri del desiderio e del sentimento.

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